Storia

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Atti di Fondazione

Se vuoi approfondire la storia del podere Pignatelli, consulta questa pubblicazione

Atti di fondazione

 
Evoluzione storica del lascito
5/2/1879 - Hanno efficacia le volontà testamentarie di Giuseppe Leone Pignatelli
25/6/1882 - Il lascito è eretto in Ente Morale con decreto 25/6/1882 n. DCXXVI serie 3°-547- e prende il nome di "Podere Pignatelli"
Da 1903 al 1909 sotto la direzione del Prof. Ettore Bodoira, introduce nuove tecniche colturali con concimazioni razionali, arature ed erpicature del terreno, semina a strisce della canapa e sarchiatura meccanica.
Vengono svolte le prime prove varietali di frumento e confronto di tecniche colturali
Nei prati si confronta l'effetto delle concimazioni con scorie Thomas
Nell'allevamento inizia la selezione del bestiame bovino e la cura dell'alimentazione
Diffonde la lotta contro la Diaspis del gelso per salvare la bachicoltura.
 
Dal 1913 al 1947 il posto da direttore viene ricoperto dal Prof. Jacometti coadiuvato dal capo conduttore sig Bergesio
il 26/10/22 il Ministro dell'Agricoltura approva, il Regolamento della Scuola per Contadini,
Nasce nel 1919 la Stazione Fitotecnica per il Piemonte in cui si dedica particolare attenzione al miglioramento genetico delle varietà di grano e alla selezione di alcune nuove varietà come l'Ibrido Pignatelli o Precoce del Piemonte. Altre colture soggette a miglioramento sono state le patate, l'asparago, la soja, il pisello, il fagiolo, la canapa (tutto il lavoro svolto dal 1945 viene continuato alla S.I.S. di Alessandria)
 Dal 1929 al 1931 sorge l'Istituzione tecnico-agraria per il Miglioramento del pioppo (Finanziata in gran parte dalle Cartiere Burgo) con la selezione di alcuni nuovi cloni fra cui l' I214 attualmente ancora il più utilizzato in tutto il Nord d'Italia. (Tutto il lavoro svolto e i materiali vengono Trasportati presso l'Istituto di Pioppicoltura di Casale Monferrato nel 1951
 
Dal 1957 al 1994 la direzione passa al Dott. Marocco Paolo
Nel settore zootecnico imperniato sull'allevamento dei bovini, si procede al risanamento della Brucellosi e della TBC (Il 75% dei capi era positivo), si effettuano le prime prove di allevamento a stabulazione libera con recinzione elettrica, e l'inserimento dell'insilato nell'alimentazione del bestiame.
Nel si passa all'allevamento avicolo (le prime prove di allevamento da carne e di ovaiole sono iniziate nel 1961)
Nel settore foraggero ( negli anni 1958-1964) Si effettuano le prime prove di coltivazione di erbai e di conservazione dei foraggi con ottimi risultati col sistema di pre-essiccazione in campo e successiva essiccazione  in azienda mediante ventilazione forzata dei foraggi 
Nel settore cerealicolo vengono effettuate prove di confronto varietale nelle colture di frumento, e mais effettuate in collaborazione con le principali ditte sementiere avendo perso le possibilità finanziarie per effettuare selezione diretta in competizione con le multinazionali.
Vengono anche svolte prove di concimazione e di investimento sui migliori ibridi presenti in commercio.
Vengono effettuate collaborazioni saltuari con l'Università e precisamente l'Istituto di Meccanica Agraria e di Malerbologia per il controllo delle erbe infestanti, e collaborazioni con l'Istituto di Cerealicoltura di Bergamo. 
Nel settore pioppicolo dal 1956 al 1970 si tenta il rilancio della pioppicoltura (anche se manca la collaborazione con l'Istituto di Pioppicoltura)
 
Dal 1994 al 2017 il podere è condotto dal Dott. Marocco Silvio
 
Nel settore zootecnico continua l'allevamento di ovaiole da riproduzione con miglioramento della tecnologia utilizzata all'interno dei capannoni settore che dal 1998 passa sotto la conduzione della Società Agricola LA GALLINELLA ss che alleva le razze rurali e inizia la sperimentazione dell’allevamento di alcune razze minori come la Bionda di Villanova e la Bianca di Saluzzo in collaborazione con il Consorzio di Tutela B.B.G e con la facolta di Veterinaria di Torino.
Nel settore cerealicolo vengono effettuate prove di confronto varietale nelle colture di  mais effettuate in collaborazionecon le principali ditte sementiere e in particolare negli anni 1996-1998 vengono provati gli "O.G.M." con ibridi di mais resistenti alla piralide  e soia resistente al Raudoup (prove sospese blocco della ricerca in Italia), negli anni 2000-2002 prove di coltivazione di mais biologico (abbandonate per la scarsa resa economica). Costantemente si effettuano le prove sulla coltivazione del mais con i metodi tradizionali, mettendo a confronto le tecniche agromeccaniche, le diverse tipologie di concimazione. Particolre attenzione è sempre stata messa alle nuove tecniche ecostostenibili con l'uso di biostimolanti, entomofauna utile,  con la finalità di ridurre l'impatto chimico e di valorizzare la sostenibilità ambientale.
Saltuariamente si effettuano le collaorazioni con la Facoltà di Agraria di Torino sulle tecniche di protezione del mais, e con la Facolta di Agraria di Piacenza con il monitoraggio delle acque di Falda
Nel settore forestazione si inizia la collaorazione con Allasia Plant pe la valutazione delle colture di pioppo a rapido accrescimento, ma poi vista la poca competitività con le colture tradizionali si termina la sperimentazione
Nel settore di sostenibilità ambientale vengono strette collaborazioni con l'Associazione Amici del Po e si valorizzano sempre di più le fasce tampone lungo l'asse fluviale del Po

Dalla fine 2017 L'Istituto Podere Pignatelli si trasforma da Ente Morale a Fondazione 

l'Ente morale ormai giuridicamente non più attuale, è stato trasformato in fondazione Entità giuridica che rispecchia le nuove direttive legislative. In tal modo inizia la nuova gestione con l'aumento delle collaborazioni con gli Enti Regionali, Università, Capac, ditte private. Fra cui si possono mettere in risalto quelle
- con l'Università di Torino insieme per la ricerca e la sperimentazione applicata in agricoltura
- con l'Agrion. Due realtà complementari per il sostegno e lo sviluppo dell’agricoltura piemontese
- con il CAPAC per meglio rispondere alle esigenze del mondo produttivo.
- con le Direzioni Agricoltura ed Ambiente della Regione Piemonte: con le istituzioni un percorso condiviso
- collabora il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria), sia quale unità operativa della Rete nazionale di confronto varietale mais, sia mettendo a disposizione un campo per le prove di iscrizione al Registro Nazionale dei nuovi ibridi.

 

La fondazione diventa la sede di riferimento ufficiale per le prove delle ditte private, sede delle ditte